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Riapertura scuole in FVG: il fallimento del centrodestra

  • Articolo pubblicato:4 Gennaio 2021

Capozzella: “Scuole superiori aperte dopo il 31 gennaio, fallimento del centrodestra”

“Per mesi Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia hanno fatto credere alle famiglie che i problemi in vista della riapertura delle scuole dopo la prima ondata fossero causa della inadeguatezza del Governo”. Lo rileva il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Mauro Capozzella. “Basti pensare ai mesi di polemiche assurde sui banchi, dimenticando che gli assembramenti pericolosi non si sono verificati dentro le aule, ma sono avvenuti negli autobus e davanti alle scuole, in entrata e in uscita. Questi affollamenti sono dovuti principalmente al mancato adeugamento del trasporto pubblico locale, di esclusiva competenza regionale, in vista della riapertura dopo le vacanze estive”. 
“Oggi assistiamo attoniti alla decisione del presidente Fedriga di riaprire le scuole superiori dopo il 31 gennaio, e non subito dopo la pausa per le festività. Una decisione – rimarca il consigliere M5S – che dimostra come, anche questa volta, la Regione si sia fatta trovare impreparata. Qualche giorno fa avevano annunciato 120 autobus attraverso una intesa con le imprese di noleggio, accordo che faceva ben sperare in vista della riapertura scolastica del 7 Gennaio”. 

“Nonostante i proclami dei mesi passati, oggi gli assessori Pizzimenti, Riccardi e Rosolen ci comunicano la decisione di posticipare la riapertura delle scuole superiori, affermando che, 
alla luce dei dati, è necessaria una linea di prudenza e quindi di rinvio del ritorno a scuola. Lascia quantomeno perplessi che la loro ‘prudenza’ sia circoscritta alla sola scuola, come se non l’avessimo già sacrificata abbastanza – afferma ancora Capozzella – Non dimentichiamoci che chi oggi si riscopre prudente, poco più di un mese fa contestava la zona arancione e cavalcava in piazza la rabbia e la disperazione, comprensibili, di esercenti e negozianti, barattando la salute con i soldi dei ristori. Per mesi hanno sottovalutato la situazione e oggi a pagarne le conseguenze sono i nostri studenti”. 

“Da notare che i presidenti di Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Trentino, Sardegna, Calabria, Umbria e Veneto, dopo una riunione con Salvini, scrivono: ‘Come governatori abbiamo fatto tutto ciò che era necessario in tema di sicurezza per i trasporti in accordo con i prefetti, ma restano molte criticità sul contenimento della pandemia’, nonostante il 23 Dicembre le Regioni abbiano unanimemente firmato l’accordo sulla riapertura il 7 Gennaio – ricorda l’esponente pentastellato –. Sono gli stessi che chiedevano di riaprire discoteche, gli stessi che dicevano che il lockdown natalizio era il furto del Natale ai bambini, gli stessi che sbraitano perché il Governo non ha ancora riaperto gli impianti sciistici”. 

“Sembra quasi di assistere nuovamente alla dinamica della cassa integrazione, dove a Roma il centrodestra accusava il Governo di pagarla in ritardo, per poi scoprire che a evadere in ritardo le domande erano le regioni guidate proprio da loro. Di certo – conclude Capozzella – il governo regionale non si è fatto trovare pronto per all’appuntamento della riapertura delle scuole Incompetenza e incapacità o boicottaggio per poter poi continuare a gridare che la colpa è della ministra Azzolina, di Arcuri, di Conte, o magari della Raggi?”.

Di seguito anche il duro attacco del Deputato Pordenonese Luca Sut.

🔴 RIAPERTURA SCUOLE: IN FVG NON SI FACCIA MARCIA INDIETRO!

Perché gli studenti del Friuli Venezia Giulia non potranno tornare in classe, questa settimana?

La Scuola non è tra i principali contesti di trasmissione del Covid nel nostro Paese e, appena 10 giorni fa, le Regioni hanno firmato un accordo per la riapertura al 7 gennaio. Eppure, Fedriga oggi ha annunciato che se ne riparlerà a fine mese. Ovviamente, per loro, la colpa è sempre del Governo! Ma una cosa è certa, come ricordato dalla stessa Ministra Azzolina in un’intervista a Il #FattoQuotidiano: se si assume un impegno di fronte all’intero Governo, ci aspettiamo che questo venga rispettato.

Così non è avvenuto, a quanto pare, in FVG, dove le Scuole secondarie di secondo grado riapriranno il 31 gennaio.

Ci dica, a questo punto, Fedriga, cosa è cambiato rispetto all’accordo di Natale e cosa non stia funzionando in FVG sotto il profilo delle riaperture. Perché questo balletto di date? Considerato, tra l’altro, che l’Istituto superiore di Sanità ha chiarito che i focolai in ambienti scolastici rappresentano solo il 2% dei casi totali.

E ci spieghi anche un’altra cosa. Dov’era tutta questa prudenza della Regione, quando si contestava l’ingresso in fascia arancione?

E quando si cavalcava la piazza dei ristoratori colpiti dalle, purtroppo necessarie, restrizioni?

Proprio ora ritrovano il valore della prudenza, dalle parti di piazza Oberdan?

E perché, strano caso, proprio dopo una riunione tra Salvini e i Presidenti di Regione leghisti, questi dichiarano che “come governatori abbiamo fatto tutto ciò che era necessario in tema di sicurezza per i trasporti in accordo con i prefetti, ma restano molte criticità sul contenimento della pandemia”. Ciò nonostante, ribadiamo, la firma all’unanimità delle Regioni, lo scorso 23 dicembre, per la riapertura del 7 gennaio.

Caro Governatore, è inoltre ragionevole pensare che nessuna Regione riaprirà le scuole “a cuor leggero”. Stiamo combattendo tutti contro la pandemia da quasi un anno e sicuramente occorrerà grande senso di responsabilità da parte di tutti i soggetti coinvolti. Ma essere amministratori pubblici, oggi più che mai, richiede coraggio e capacità di onorare gli impegni.

Per questo, riapriamo gli Istituti! La Scuola e’ un servizio pubblico essenziale. Abbiamo già rimandato a dicembre, proprio su richiesta delle Regioni. Non facciamolo di nuovo!

Fedriga, perché il FVG non rispetta gli accordi?

P.S. Giorni fa sono stati annunciati 120 autobus, grazie a un’intesa con le imprese di noleggio che faceva ben sperare per la riapertura del 7 gennaio… Perché oggi la marcia indietro?

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