You are currently viewing ORTI SOCIALI URBANI: LA SOSTENIBILITA’ DELLE PICCOLE GRANDI AZIONI.

ORTI SOCIALI URBANI: LA SOSTENIBILITA’ DELLE PICCOLE GRANDI AZIONI.

  • Articolo pubblicato:22 Gennaio 2021

Di Mara Turani

MoVimento 5 Stelle Pordenone

Sono i momenti di crisi che danno l’opportunità di RIMODULARE risposte di valore sociale, che diventano antidoto/cura ai disagi legati alle difficoltà economiche, al malessere psichico che spesso sfocia in patologia, in depressione e mancanza di prospettiva.

Tra le tante misure che si possono mettere in campo, uno strumento importante potrebbero essere gli ORTI SOCIALI/URBANI (da noi sottovalutati) che, come Milano insegna con le sue 2255 colonie ortive, Bosco In Città e il Giardino degli Agrumi, hanno ricadute importanti sul welfare.

A Pordenone esistono tre realtà: Torre (23 lotti), Rorai Grande (46) e Villanova (48). Ultimamente si sta cercando di introdurre nelle graduatorie la partecipazione delle associazioni che operano nella disabilità (questa era l’ultima informazione dataci in commissione secoli fa) affinché si possa dare una opportunità nuova agli orti in città, agganciando la produzione sociale a km zero.

Le nostre proposte vertono in due direzioni: INCREMENTARE i lotti cercando nuovi “spazi” coinvolgendo anche le parrocchie cittadine e formulare DUE GRADUATORIE diverse, una aperta ai cittadini e alle famiglie, soprattutto quelle che in futuro avranno bisogno di sostegno e una aperta alle scuole e alle associazioni, così da poter dare possibilità a tutti, senza intralcio reciproco.

Il Comune, oltre a fare i normali controlli, dovrebbe farsi promotore in città dei progetti legati agli ORTI , quale sviluppo di una nuova socialità di integrazione tra le fasce della popolazione, rivolgendosi anche ai ragazzi delle scuole superiori e alle vicine Università. Ecco che, per esempio il Bronx e la sua piazza, quindi l’area più cementata che abbiamo in città però vicina alla stazione e in pieno centro, potrebbe diventare il nuovo “mercato sociale” centro sperimentale di progetti “green”, dove associazionismo, coltivatori e studenti possano incontrarsi una volta a settimana, creando dinamiche del tutto nuove.

Un modo diverso di concepire la città per dare alla sostenibilità un volto concreto, fatto anche di piccole grandi azioni.