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UNA SANITÀ CHE NON MIRA ALLA SALUTE DEI CITTADINI É UNA SANITÀ CHE HA FALLITO IN PARTENZA.

  • Articolo pubblicato:5 Novembre 2018

 

Di Danilo Toneguzzi

PIÙ OMBRE CHE LUCI
L’ennesima evidenza della Sanità pordenonese in crisi: siamo ormai, purtroppo, abituati! Per un motivo o per l’altro, l’ASL 5 proprio non ce la fa: non c’è settimana che la stampa non denunci criticità pesanti.
A livello regionale le cose non sembrano essere migliori: ieri, su Repubblica è stata pubblicata la “classifica” del Ministero in merito alla qualità dei servizi sanitari: il FVG, nemmeno nominato, appare tra gli ultimi posti!
Urge un cambio di rotta su più fronti: l’attuale organizzazione non funziona.
Non funziona il tanto proclamato collegamento ospedale-territorio, non funziona la continuità assistenziale, non funziona il sistema di gestione dei ricoveri, non funziona il sistema informatico e la gestione dei dati dei pazienti, non funziona la gestione delle liste d’attesa, non funziona la modalità di gestione della risorsa umana.
Troppe cose non funzionano!
Rimettere al centro il paziente – e non il budget – deve essere l’imperativo conduttore dei prossimi cambiamenti; rimettere al centro l’individuo deve essere l’obiettivo.
Una Sanità che non mira alla salute dei cittadini è una Sanità che ha fallito in partenza.
Bisogna smettere di pensare soltanto in termini aziendali: cos’hanno prodotto in questi anni i sedicenti “grandi esperti” e “manager” della Sanità? Il risultato è sulla stampa tutte le settimane.
È urgente, quindi, pensare la Sanità in termini di salute: salute degli operatori sanitari, salute dei pazienti e salute dei cittadini.