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PRECISAZIONI SULLA QUESTIONE DECRETO MILLE PROROGHE E FONDI AI COMUNI PER IL BANDO ALLE PERIFERIE.

  • Articolo pubblicato:14 Agosto 2018

di Mauro Capozzella – Portavoce M5S in Consiglio Regionale FVG

Innanzitutto voglio precisare che oltre ad essere portavoce del M5S sono anche un cittadino di Pordenone.
Sono davvero dispiaciuto che la nostra sia una di quelle città che rientra in quei comuni che avevano avuto l’ok per il finanziamento del bando delle periferie, e che ora si vede congelare i fondi a causa degli errori grossolani fatti dal Governo Renzi e dal fatto che il progetto di Pordenone si sia collocato in fondo alla graduatoria del bando.

Molti ora vorrebbero far credere che è per colpa del Movimento 5 Stelle che a Pordenone i soldi precedentemente stanziati non arriveranno… e che addirittura noi portavoce locali staremmo esultando per questo motivo!

EBBENE NON È COSÌ. LE CAUSE SONO BEN ALTRE E NESSUNO HA NULLA DA FESTEGGIARE

Semmai tutti gli esponenti politici del territorio si concentrino per capire quali le vere cause, quali gli eventuali errori commessi (qualcuno faccia mea culla) e trovare assieme eventuali soluzioni.

Ma partiamo dal principio:

Renzi aveva creato il bando per finanziare le periferie: cosa buona e giusta!

Erano quindi stati premiati i primi 24 progetti, ovvero i migliori, quelli che avevano superato un certo punteggio e che quindi erano risultati essere i vincitori del bando.

Ma Renzi, che se fa una cosa buona e giusta, ne fa contestualmente altre 100 cattive e sbagliate, successivamente ha creato una situazione di illegittimità costituzionale per tentare di ingraziarsi anche tutti gli altri comuni e le altre Città Metropolitane che avevano partecipato al bando ma che non erano risultati vincitori.

Renzi ha quindi cercato di creare, in vista del referendum quella che possiamo chiamare una grande “marchetta elettorale”, dichiarando che avrebbe finanziato anche tutti gli altri 96 progetti (compreso quello pervenuto da Pordenone)

Questo finanziamento però è stato messo su una disposizione incostituzionale e illegittima, scavalcando le prerogative, ossia le competenze delle Regioni e degli enti locali che hanno il diritto e il dovere di scegliere quanto e come vengono erogati i fondi per i progetti che riguardano i territorio.

La Corte Costituzionale è ovviamente intervenuta dichiarando l’incostituzionalità di questa disposizione di Renzi e i fondi sono stati congelati.

Ora, il MoVimento 5 Stelle e il governo sono andati a risanare questa situazione, riuscendo a raggiungere 3 obiettivi:

1) Garantire, seguendo un principio meritocratico, il finanziamento ai primi 24 progetti: Comuni e città metropolitane che avevano superato un punteggio di 70/10

Ps: Purtroppo il progetto di Pordenone avendo ottenuto un punteggio inferiore si è trovata coi fondi congelati.

2 ) Dare la possibilità anche agli altri 96 che hanno partecipato al bando per le periferie di veder finanziato comunque il loro progetto a partire dal 2020. Questa volta, però, seguendo la procedura costituzionale – e quindi legittima – in modo da evitare ulteriori intoppi.

3 La parte di Fondi che erano stati stanziati dal governo Renzi con insipienza sono stati sbloccati e messi a disposizione non soltanto delle 120 realtà tra Comuni e Città Metropolitane del Bando periferie, ma anche a disposizione di tutti gli 8000 comuni d’Italia.

Quindi, a partire da adesso per i prossimi quattro anni, tutti gli enti locali, anche le più piccole, potranno finalmente utilizzare gli avanzi di amministrazione: quando un comune chiude il proprio bilancio in attivo, fino ad oggi non poteva utilizzare quell’ avanzo di amministrazione. Ora invece sarà possibile.

C’è inoltre da specificare che il governo Renzi non era riuscito neanche a finanziare completamente questa sua grande marchetta pre-elettorale in vista del referendum.
La verità è che quei soldi non c’erano interamente poiché finanziati soltanto al 50% ed essendo già congelati, non potevano essere utilizzati.
Voglio inoltre ricordare, quand’anche si fossero potuti utilizzare direttamente quei soldi, che non sarebbero comunque stati disponibili prima del 2019 inoltrato, o anche nel 2020.

Per cui, le tempistiche sarebbero state identiche a quelle che adesso si avranno con l’emendamento al Milleproroghe.

Concludendo dovete sapere che questo emendamento è stato votato all’unanimità in aula, in Senato.
All’unanimità significa che tutte le forze politiche presenti hanno votato a favore di questo emendamento. Ripeto tutti, anche quelli che oggi fanno tanto baccano. E fa sorridere come oggi lo stesso Renzi abbia votato a favore di questo emendamento. Ecco, questa cosa dobbiamo tenerla ben presente quando sentiamo queste polemiche.

Sono obbligato a specificare che il comune di Pordenone ha presentato un progetto che non verteva di fatto sulla riqualificazione di una sua periferia, bensì di una piazza centrale. Questo ha fatto sì che Pordenone si classificasse all’85° posto nella graduatoria stilata dalla presidenza del consiglio.

Ora invece con l’emendamento 13.2 il finanziamento potrà riceverlo, nel pieno rispetto della legge e scegliendo liberamente come usare questi soldi, visto che il nuovo fondo istituito non ha caratteristica di specificità, come invece l’aveva il primo di Renzi. Con questi soldi potrà quindi finanziarci ciò che vuole, dal centro alla periferia.

Non si può dare la colpa al MoVimento 5 Stelle se la città di PN non è risultata essere un comune virtuoso nel caso specifico della partecipazione a questo bando, classificandosi bassa in graduatoria.

Non è per causa del MoVimento 5 Stelle se nel progetto di PN si è preferito dare nel progetto la precedenza a un quartiere centrale piuttosto che a zone periferiche per ottenere i soldi di un bando per finanziare progetti per le periferie.

Il governo e il M5S hanno “solo la colpa” di aver sbloccato miliardo a cui tutti i comuni e città metropolitane potranno accedere, Pordenone compresa, ristrutturando sia periferie che centro cittadino.