You are currently viewing Fiume Veneto. Operazione Fiato sul Collo, telecamere ancora negate in Consiglio Comunale.

Fiume Veneto. Operazione Fiato sul Collo, telecamere ancora negate in Consiglio Comunale.

  • Articolo pubblicato:16 Novembre 2013

Fiume Veneto. Operazione Fiato sul Collo. Nonstante i reiterati solletici da parte degli attivisti del Movimento 5 Stelle e le continue promesse del Sindaco, neppure il prossimo Consiglio Comunale previsto per lunedì 18 novembre sarà accessibile ai Cittadini tramite WEB.

Proponiamo di seguito la lettera inviata dagli attivisti del Movimento 5 Stelle al Sindaco di Fiume Veneto.

Quanto si sta adoperando l’Amministrazione Comunale per essere Trasparente nei confronti dei Cittadini?

—–

16 novembre 2013

All’attenzione del Sig. Sindaco di Fiume Veneto e ai capi gruppo Consigliari
oggetto: considerazioni su comunicazione riprese audiovideo

Le scrivo in qualità di Organizer del Meetup del Movimento cinque Stelle Fiume Veneto e intestatario della Sua risposta in merito alle videoriprese del Consiglio Comunale, per chiedere delucidazioni a riguardo; alla prima nostra domanda Lei si era appellato all’articolo 48, che non prevedeva il Web come metodo di diffusione e non prevedeva archiviazione, salvo poi dirci che se avessimo presentato un’altra domanda, escludendo l’archiviazione, sarebbe stata accettata immediatamente. Non ricevemmo mai risposta alla nostra seconda richiesta, inoltrata in base a questa Sua indicazione.

Solo dopo esserci presentati in Consiglio Comunale con le telecamere, che non ci ha permesso di usare, ha manifestato dinnanzi alla presenza di più di una ventina di persone la volontà di prendere una posizione in merito, in accordo con i capi gruppo. Ha affermato, sempre in sede di quella riunione consiliare, che Lei stesso avrebbe convocato un’assemblea dei capi gruppo. In quel frangente Le abbiamo fatto presente che non era necessaria l’autorizzazione dei capi gruppo e che poteva decidere in autonomia come previsto dall’articolo 48. Ebbene, questa Sua volontà di rispondere alla nostra richiesta di trasparenza non si è concretizzata nè con questa riunione, che Lei non ha indetto, nè comunicandoci una Sua posizione sull’argomento.

Se non fosse stato per i solleciti del gruppo Flumen e del presidente della commissione regolamenti Mauro Piva, che ha portato nella stessa commissione la discussione, chissà quando avremmo avuto la possibilità quantomeno di affrontare l’argomento.

Approfitto per rammentarLe che in quella commissione, a cui eravamo presenti, il Segretario Comunale ha ammesso di non conoscere la differenza tra streaming e archiviazione e quindi ci siamo chiesti e continuiamo a porci lo stesso interrogativo ad oggi, come potesse rispondere ad una nostra domanda senza averne le competenze.

La commissione si è espressa all’unanimità favorevolmente alle riprese e alle trasmissioni, sia in diretta che in archiviazione, utilizzando come strumento la revisione dell’attuale regolamento. Nel frattempo è stata espressa da parte della stessa Commissione, la volontà di concedere l’autorizzazione a chi avesse fatto domanda, al fine di rendere attuabile questo servizio da subito per i cittadini. Abbiamo pertanto presentato ulteriore domanda per ottenere finalmente la facoltà di riprendere le sedute e a due giorni dal Consiglio Comunale ci avete mandato una risposta negativa.

Le chiedo, visto che la Sua risposta non è chiara ed univoca, se già dal 18 novembre 2013 il Comune provvederà alla messa in onda o allo streaming del Consiglio Comunale. In caso affermativo, Le chiediamo la pubblicazione on-line e su tutti i mezzi di comunicazione a Sua disposizione (compresa, se possibile, una dichiarazione pubblica sui quotidiani locali) quale sia l’indirizzo internet del canale di trasmissione. Questo perchè, al momento, sul sito del Comune non esiste alcuna sezione o altro link a riguardo. Oltretutto La informo che per creare un collegamento al sito del Comune non ho bisogno della Sua autorizzazione in quanto sito pubblico.

Considerati tutti questi ostacoli fino ad ora riscontrati da noi Cittadini, purtroppo siamo portati a pensare che non si stia adoperando appieno per dare la possibilità a tutta la cittadinanza di sapere come la Sua amministrazione stia lavorando. Mancando questo servizio, non tutti i cittadini possono presenziare ai lavori del Consiglio Comunale. A chi per motivi di lavoro, salute o familiari, alle persone che non possono o riescono a seguire i lavori dell’Aula, si aggiungono anche coloro che non riescono ad entrare per tempo fisicamente nella Sala Consiliare, la quale più di qualche volta non è stata in grado, per limiti di capienza e sicurezza, di ospitare tutti gli interessati.

Altro aspetto che ci fa dubitare sulla sua solerzia nel risolvere questi aspetti sulla trasparenza, è la mancata pubblicazione sul sito del comune di diverse informazioni relative alla Sua persona ed agli altri eletti. Dal 17 ottobre 2013, in base all’articolo 14 del decreto legislativo 14. 3. 2013 n° 33 sulla trasparenza dell’informazione della pubblica amministrazione, il comune avrebbe dovuto rendere pubbliche, per i titolari di incarichi politici di carattere elettivo, i documenti indicati come da punto a) l’atto di nomina o di proclamazione, con l’indicazione della durata dell’incarico o del mandato elettivo; b) il curriculum; c) i compensi di qualsiasi natura connessi all’assunzione della carica; gli importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici; d) i dati relativi all’assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, ed i relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti; e) gli altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e l’indicazione dei compensi f) le dichiarazioni di cui all’articolo 2, della legge 5 luglio 1982, n. 441, nonche’ le attestazioni e dichiarazioni di cui agli articoli 3 e 4 della medesima legge, come modificata dal presente decreto, limitatamente al soggetto, al coniuge non separato e ai parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano. Viene in ogni caso data evidenza al mancato consenso. Alle informazioni di cui alla presente lettera concernenti soggetti diversi dal titolare dell’organo di indirizzo politico non si applicano le disposizioni di cui all’articolo 7. 2. Le pubbliche amministrazioni pubblicano i dati cui al comma 1 entro tre mesi dalla elezione o dalla nomina e per i tre anni successivi dalla cessazione del mandato o dell’incarico dei soggetti, salve le informazioni concernenti la situazione patrimoniale e, ove consentita, la dichiarazione del coniuge non separato e dei parenti entro il secondo grado, che vengono pubblicate fino alla cessazione dell’incarico o del mandato. Decorso il termine di pubblicazione ai sensi del presente comma le informazioni e i dati concernenti la situazione patrimoniale non vengono trasferiti nelle sezioni di archivio.

Esentando i comuni sotto i 15.000 abitanti solo per quel che riguarda il punto f) le dichiarazioni di cui all’articolo 2, della legge 5 luglio 1982, n. 441, nonche’ le attestazioni e dichiarazioni di cui agli articoli 3 e 4 della medesima legge, come modificata dal presente decreto, limitatamente al soggetto, al coniuge non separato e ai parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano. Viene in ogni caso data evidenza al mancato consenso. Alle informazioni di cui alla presente lettera concernenti soggetti diversi dal titolare dell’organo di indirizzo politico non si applicano le disposizioni di cui all’articolo 7.

Cercando detti documenti sul sito non ho trovato il Suo curriculum e nemmeno quello di altri assessori e di alcuni consiglieri; i curricula presenti non sono in formato europeo e sono scritti a mano, qualche volta con calligrafia, a parer nostro, indecifrabile, scansionati non con la dovuta cura, alcuni con un’inadeguata definizione, al punto da non risultare leggibili, su carta non intestata; inoltre non c’è traccia dei dati concernenti la situazione patrimoniale complessiva del titolare dell’incarico al momento dell’assunzione della carica. Le ricordo che in base all’articolo 47 comma 1 sempre dello stesso decreto legislativo si prevede una sanzione amministrativa pecuniaria, che va da 500 a 10.000 euro a carico del responsabile della mancata o incompleta comunicazione dell’informazione e dei dati.

Tutto questo è un segnale poco rassicurante. Ricordo anche le figure non proprio decorose, durante lo scorso Consiglio Comunale e durante la Commissione Regolamenti in merito al regolamento sull’ecopiazzola. L’argomento era proprio incentrato sulle modalità e le possibilità che questa Giunta possa amministrare in modo corretto il nostro Comune e i nostri soldi. Lo scriviamo e lo sottolineaiamo come chiusura della presente, proprio per cercare di ricordarLe che i soldi con cui venite retribuiti e che dovete gestire sono i nostri.

Distinti saluti

Movimento cinque stelle Fiume Veneto